23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
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23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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[vv. 1-13]
14Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
[vv. 15-16]
[vv. 1-13]
14Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza;
le creature del mondo sono sane,
in esse non c'è veleno di morte,
né gli inferi regnano sulla terra,
[vv. 15-16]
1Dicono fra loro sragionando:
«La nostra vita è breve e triste;
non c’è rimedio quando l’uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti.
[vv. 2-4]
5Passaggio di un’ombra è infatti la nostra esistenza
e non c’è ritorno quando viene la nostra fine,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
[vv. 6-24]
1Dicono fra loro sragionando:
«La nostra vita è breve e triste;
non c'è rimedio, quando l'uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi.
[vv. 2-4]
5La nostra esistenza è il passare di un'ombra
e non c'è ritorno alla nostra morte,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
[vv. 6-24]
1Meglio essere senza figli e possedere la virtù,
perché nel ricordo di questa c’è immortalità:
essa è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
[vv. 2-20]
1Meglio essere senza figli e avere la virtù,
poiché nel ricordo di questa c'è immortalità,
per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
[vv. 2-20]
[vv. 1-21]
22In lei c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
[vv. 23-30]
[vv. 1-21]
22In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
[vv. 23-30]
[vv. 1-4]
5Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita,
che cosa c’è di più ricco della sapienza, che opera tutto?
[vv. 6-16]
17Riflettendo su queste cose dentro di me
e pensando in cuor mio
che nella parentela con la sapienza c’è l’immortalità
18e grande godimento vi è nella sua amicizia
e nel lavoro delle sue mani sta una ricchezza inesauribile
e nell’assidua compagnia di lei c’è la prudenza
e fama nel conversare con lei,
andavo cercando il modo di prenderla con me.
[vv. 19-21]
[vv. 1-16]
17Riflettendo su tali cose in me stesso
e pensando in cuor mio
che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità
[vv. 18-21]
[vv. 1-12]
13Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
[vv. 14-27]
[vv. 1-12]
13Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti
dall'accusa di giudice ingiusto.
[vv. 14-27]
1Per i tuoi santi invece c’era una luce grandissima;
quegli altri, sentendone le voci, senza vederne l’aspetto,
li proclamavano beati, perché non avevano sofferto come loro
[vv. 2-25]
[vv. 1-25]
[vv. 1-6]
7Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
[vv. 8-22]
[vv. 1-6]
7Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento,
terra asciutta apparire dove prima c'era acqua,
una strada libera aprirsi nel Mar Rosso
e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
[vv. 8-22]
[vv. 1-27]
28Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
[vv. 29-31]
[vv. 1-30]
[vv. 1-20]
21C’è una vergogna che porta al peccato
e c’è una vergogna che porta gloria e grazia.
[vv. 22-31]
21C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
[vv. 22-31]
[vv. 1-5]
6Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
[vv. 7-15]
[vv. 1-15]
[vv. 1-7]
8C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
9C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
10C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[vv. 11-14]
15Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
[vv. 16-37]
[vv. 1-7]
8C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
9C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
10C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[vv. 11-14]
15Per un amico fedele, non c'è prezzo,
non c'è peso per il suo valore.
[vv. 16-37]
[vv. 1-10]
11Non deridere un uomo dall’animo amareggiato,
perché c’è chi umilia e innalza.
[vv. 12-36]
[vv. 1-10]
11Non deridere un uomo dall'animo amareggiato,
poiché c'è chi umilia e innalza.
[vv. 12-36]
[vv. 1-15]
16Non litigare con un uomo irascibile
e non passare con lui per un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come un nulla,
dove non c’è possibilità di aiuto ti assalirà.
[vv. 17-19]
[vv. 1-15]
16Non litigare con un irascibile
e non traversare con lui un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come nulla,
dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà.
[vv. 17-19]
[vv. 1-10]
11C’è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
12C’è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di forza e ricco di miseria,
ma gli occhi del Signore lo guardano con benevolenza,
lo sollevano dalla sua povertà
[vv. 13-17]
18C’è chi diventa ricco perché sempre attento a risparmiare,
ed ecco la parte della sua ricompensa:
[vv. 19-34]
[vv. 1-10]
11C'è chi lavora, fatica e si affanna:
eppure resta tanto più indietro.
12C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
[vv. 13-17]
18C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
[vv. 19-34]
[vv. 1-27]
[vv. 1-15]
16Regala e accetta regali, distrai l'anima tua,
perché negli inferi non c'è gioia da ricercare.
[vv. 17-27]
[vv. 1-10]
11Ci fosse anche un solo uomo di dura cervice,
sarebbe inaudito se restasse impunito,
poiché in lui c’è misericordia e ira,
potente quando perdona e quando riversa la sua ira.
[vv. 12-30]
[vv. 1-30]
[vv. 1-30]
31Che cosa c’è di più luminoso del sole? Anch’esso scompare.
Così l’uomo, che è carne e sangue, volge la mente al male.
[v. 32]
[vv. 1-25]
26Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
[v. 27]
[v. 1]
2Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
[vv. 3-5]
6Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
[vv. 7-33]
[vv. 1-15]
16C’è chi scivola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
[vv. 17-19]
20Ogni sapienza è timore del Signore
e in ogni sapienza c’è la pratica della legge
e la conoscenza della sua onnipotenza.
[v. 21]
22Non c’è sapienza nella conoscenza del male,
non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
23C’è un’astuzia che è abominevole,
c’è uno stolto cui manca la saggezza.
[v. 24]
25C’è un’astuzia fatta di cavilli, ma ingiusta,
c’è chi intriga per prevalere in tribunale,
ma il saggio è giusto quando giudica.
26C’è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno d’inganno;
[vv. 27-30]
[vv. 1-15]
16C'è chi sdrucciola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
[vv. 17-18]
19Non c'è sapienza nella conoscenza del male;
non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
20V'è un'abilità che è abominevole,
c'è uno stolto cui manca solo la saggezza.
[v. 21]
22Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta;
c'è chi intriga per prevalere in giudizio.
23C'è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno di inganno;
[vv. 24-27]
1C’è un rimprovero che è fuori tempo,
c’è chi tace ed è prudente.
[vv. 2-4]
5C’è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
6C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno.
[vv. 7-8]
9Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita.
10C’è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c’è una generosità che rende il doppio.
11C’è un’umiliazione che viene dalla gloria
e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
12C’è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
[vv. 13-15]
16Lo stolto dice: «Non ho un amico,
non c’è gratitudine al bene che faccio».
Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive.
[vv. 17-20]
21C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria
e quando riposa non avrà rimorsi.
22C’è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
23C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.
[vv. 24-32]
21C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi.
22C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto.
23C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico;
in tal modo se lo rende gratuitamente nemico.
[vv. 24-31]
[vv. 1-2]
3Ogni trasgressione è spada a doppio taglio,
non c’è guarigione alle sue ferite.
[vv. 4-9]
10La via dei peccatori è ben lastricata,
ma al suo termine c’è il baratro infernale.
[v. 11]
12Chi non è perspicace non può essere istruito,
ma c’è anche una perspicacia che riempie di amarezza.
[vv. 13-28]
[v. 11]
12Non diventerà educato chi manca di capacità,
ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza. [vv. 13-28]
[vv. 1-9]
10Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;
alla fine dirà: «Cosa c’è?».
[vv. 11-13]
14Che c’è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non quello di stolto?
[vv. 15-23]
24Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,
così prima del sangue ci sono le ingiurie.
[vv. 25-27]
[vv. 1-7]
8Ragiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto;
alla fine egli dirà: «Che cosa c'è?».
[vv. 9-13]
14Che c'è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non «lo stolto»?
[vv. 15-27]
[vv. 1-11]
12C’è un modo di parlare paragonabile alla morte:
che non si trovi nella discendenza di Giacobbe!
Da tutto questo infatti staranno lontano i pii,
così non si rotoleranno nei peccati.
13Non abituare la tua bocca a grossolane volgarità,
in esse infatti c’è motivo di peccato.
[vv. 14-17]
18L’uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, perché temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo».
[vv. 19-28]
[vv. 1-11]
12C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte;
non si trovi nella discendenza di Giacobbe.
Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto,
così non si rotoleranno nei peccati.
13La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane,
in esse infatti c'è motivo di peccato.
[vv. 14-27]
[vv. 1-23]
24Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
[vv. 25-34]
[vv. 1-14]
15Non c’è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c’è ira peggiore dell’ira di una donna.
[vv. 16-26]
14Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico.
[vv. 15-26]
[vv. 1-13]
14È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c’è prezzo per una donna educata.
[vv. 15-29]
[vv. 1-13]
14È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c'è compenso per una donna educata.
[vv. 15-20]
[vv. 1-10]
11Nel discorso del pio c’è sempre saggezza,
ma lo stolto muta come la luna.
[vv. 12-30]
11Nel discorso del pio c'è sempre saggezza,
lo stolto muta come la luna.
[vv. 12-30]
[vv. 1-26]
27«Vattene via, forestiero, c’è uno più importante di te,
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
[v. 28]
[vv. 1-28]
[vv. 1-15]
16Non c’è ricchezza superiore alla salute del corpo
e non c’è felicità più grande della gioia del cuore.
[vv. 17-22]
23Distraiti e consola il tuo cuore,
tieni lontana la profonda tristezza,
perché la tristezza ha rovinato molti
e in essa non c’è alcun vantaggio.
[vv. 24-25]
[vv. 1-15]
16Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo
e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
[vv. 17-25]
[vv. 1-3]
4Quando c’è un’esecuzione non effonderti in chiacchiere,
e non fare il sapiente fuori tempo.
[vv. 5-6]
7Parla, o giovane, se c’è bisogno di te,
non più di due volte se sei interrogato.
[vv. 8-24]
[vv. 1-24]
[vv. 1-13]
14Di fronte al male c’è il bene,
di fronte alla morte c’è la vita;
così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore.
[vv. 15-20]
21Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
[vv. 22-33]
[vv. 1-13]
14Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita;
così di fronte al pio il peccatore.
[vv. 15-20]
21Finché vivi e c'è respiro in te,
non abbandonarti in potere di nessuno.
[vv. 22-33]
[vv. 1-31]
[vv. 1-24]
25Lavarsi dopo aver toccato un morto, poi toccarlo di nuovo:
quale utilità c'è in simile abluzione?
26Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati
e poi va e li commette di nuovo.
Chi ascolterà la sua supplica?
Quale utilità c'è nella sua umiliazione?
[vv. 1-14]
15e non confidare in un sacrificio ingiusto,
perché il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
[vv. 16-26]
[vv. 1-4]
5Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto
che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.
[vv. 6-11]
12Schiaccia le teste dei capi nemici
che dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi».
[vv. 13-26]
27Dove non esiste siepe, la proprietà viene saccheggiata,
dove non c’è donna, l’uomo geme randagio.
[v. 28]
25Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata,
ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio.
[vv. 26-27]
1Ogni amico dice: «Anch’io sono amico»,
ma c’è chi è amico solo di nome.
[vv. 2-3]
4C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene,
ma al momento della tribolazione gli è ostile.
5C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre,
ma di fronte alla battaglia prende lo scudo.
[v. 6]
7Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio.
[vv. 8-15]
16Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione c’è la riflessione.
[vv. 17-18]
19C’è l’esperto che insegna a molti,
ma è inutile a se stesso.
20C’è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
e finisce col mancare di ogni cibo;
[v. 21]
22C’è chi è saggio solo per se stesso
e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo.
[vv. 23-31]
7Ogni consigliere suggerisce consigli,
ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio.
[vv. 8-18]
19C'è l'uomo esperto maestro di molti,
ma inutile per se stesso.
20C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
a costui mancherà ogni nutrimento;
[v. 21]
22C'è chi è saggio solo per se stesso,
i frutti della sua scienza sono sicuri.
[vv. 23-31]
[vv. 1-11]
12Poi ricorri pure al medico, perché il Signore ha creato anche lui:
non stia lontano da te, poiché c’è bisogno di lui.
[vv. 13-20]
21Non dimenticare che non c’è ritorno;
a lui non gioverai e farai del male a te stesso.
[vv. 22-34]
[vv. 1-34]
[vv. 1-35]
[vv. 1-15]
16«Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!
Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!».
Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?».
Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
[vv. 17-20]
21Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?»
poiché tutte le cose sono state create per un fine.
[vv. 22-33]
34Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
[v. 35]
[vv. 1-4]
5non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
[vv. 6-25]
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
[vv. 27-29]
30Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,
ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.
[vv. 1-3]
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
[vv. 5-25]
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora di esse il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla;
con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
[vv. 27-30]
[vv. 1-21]
22Tuttavia non ha eredità nella terra del popolo,
non c’è porzione per lui in mezzo al popolo,
perché il Signore è la sua parte e la sua eredità.
[vv. 23-26]
[vv. 1-21]
22Tuttavia non ha un patrimonio nel paese del popolo,
non c'è porzione per lui in mezzo al popolo,
perché il Signore è la sua parte e la sua eredità.
[vv. 23-26]
[vv. 1-11]
12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell’altare:
intorno a lui c’era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
[vv. 13-29]
[vv. 1-29]
[vv. 1-6]
7Mi assalivano da ogni parte e nessuno mi aiutava;
mi rivolsi al soccorso degli uomini, e non c’era.
[vv. 8-30]
[vv. 1-30]